Colmare il divario tra sicurezza e cultura: sureVIVE e I.R.S. con Hansa Medica Group al Grand Egyptian Museum
- sureVIVE

- 6 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Mentre il mondo attende con impazienza l’attesa apertura del Grand Egyptian Museum questo novembre, una straordinaria collaborazione tra sureVIVE e I.R.S. sta prendendo forma al Cairo. Coordinata da Hansa Medica Group – operatore ufficiale delle cliniche del Grand Egyptian Museum – questa partnership sta definendo nuovi standard per la sicurezza medica, la tutela culturale e i sistemi di risposta alle emergenze in uno dei luoghi storicamente più significativi della Terra.

Radicato nello scopo
Mo El-Attar, CEO e fondatore di I.R.S., descrive la partnership come una potente convergenza tra patrimonio culturale e tecnologia moderna.
Nato in Germania da radici egiziane, Mo porta in questo progetto una combinazione unica di competenza tecnica e comprensione culturale.
All’interno dell’immenso complesso museale, che impiega oltre 1.500 persone, l’obiettivo era chiaro: creare un sistema di risposta alle emergenze rapido, affidabile e facile da usare, capace di funzionare in tempo reale senza essere ostacolato da barriere linguistiche o di esperienza tecnica.
La sua motivazione iniziale, spiega, era quella di riportare in Egitto le conoscenze e le competenze acquisite in Europa e di collegarle al suo paese d’origine. Questo progetto gli ha offerto l’opportunità perfetta per farlo in modo significativo, unendo persone, conoscenze e obiettivi comuni.
Quello spirito di scopo si è diffuso rapidamente tra tutti i partecipanti. Mo racconta come il team abbia iniziato a presentare il progetto al personale del museo, organizzando sessioni di formazione BLS-AED (Basic Life Support – Automated External Defibrillator) e spiegando come reagire tempestivamente in caso di emergenza medica.
«Mi sono reso conto, durante i corsi, che le persone erano davvero grate di ricevere queste conoscenze in generale, non solo perché lavorano qui. È stato un confronto molto stimolante, e si è creata una sorta di spirito comune tra tutti coloro che lavorano per rendere questo luogo più sicuro dal punto di vista medico.»
Mo ha inoltre riflettuto su quanto fosse grato e orgoglioso di vedere il valore del programma riconosciuto e accolto sin dall’inizio. Ha sottolineato come tutti i diversi dipartimenti responsabili e le aziende private coinvolte nella definizione dell’intero sistema del GEM abbiano dato priorità al progetto e sostenuto lo sviluppo di un approccio strutturato e sistematico alla sicurezza medica.
Proteggere la storia attraverso l’innovazione
Implementare un sistema di sicurezza in un sito di queste dimensioni è stata una sfida enorme. Il Grand Egyptian Museum non è solo il museo più grande del mondo, ma anche un archivio vivente della civiltà, che custodisce reperti inestimabili e spazi monumentali.

«È stato molto impegnativo, perché per molti gruppi in Egitto è un approccio nuovo considerare la sicurezza anche in chiave medica e non solo di tipo fisico. Ciò che stiamo facendo al Museo Egizio rappresenta quindi un’importante occasione per collegare questi aspetti, poiché nel museo operano molte entità diverse – sicurezza, turismo, autorità ufficiali – ed è stato complesso unire tutto questo in un sistema coerente e sostenibile.»
Costruire sull’esperienza

Questa collaborazione ha aperto nuove possibilità per iniziative future nel campo della sicurezza e della conservazione culturale.
«Ho un’esperienza maturata in 20 anni di lavoro e sarebbe fantastico riportare questo sapere nel mio paese d’origine» spiega Mo. «Supervisioniamo l’intero progetto dall’esterno e cerchiamo di coinvolgere aziende come sureVIVE o operatori professionali specializzati per determinate funzioni all’interno di questo progetto.»
L’iniziativa riflette l’impegno di sureVIVE per la sicurezza: offrire una risposta d’emergenza affidabile ovunque sia necessaria, non solo in ambienti montani, ma in qualsiasi contesto in cui la prontezza può salvare vite.
Guardando avanti
Per sureVIVE, questa collaborazione rappresenta un passo importante. L’avvio del lavoro con I.R.S. al Grand Egyptian Museum mostra già come la tecnologia e il lavoro di squadra possano fare la differenza nel proteggere allo stesso tempo persone e cultura.
Con l’apertura del museo, siamo orgogliosi di vedere questo progetto prendere vita e pronti a continuare a costruire soluzioni che rendano la sicurezza più connessa, efficiente e accessibile ovunque.
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